Erika Alfarano, Nausicaa Dell'Orto et Alice De galzain
Groupe 1
La Deforestazione
Article en cours d'élaboration
Una deforestazione ecologica..ma da tenere sotto controllo...!!!
La deforestazione, o disboscamento, esiste ed è praticata sin dall’alba della civiltà.
È infatti dall’antichità che l’uomo usa la foresta, per scopi che hanno subito grandi evoluzioni. Il fatto di
tagliare alberi è inizialmente servito ad ottenere legna, da bruciare per riscaldarsi o da impiegare come materiale di costruzione. Ben presto però quest’abbattimento si è esteso e, con la
sedentarizzazione dell’uomo, è diventato un modo di ottenere terreni coltivabili, tagliando la vegetazione e poi incendiando il sottobosco rimanente, rendendolo così maggiormente
fertile.
Dalla rivoluzione industriale fino ad oggi, il disboscamento è quindi diventato un fenomeno mondiale: in paesi come
il Brasile, la Colombia, il Congo, le foreste sono ormai motori di un vero e proprio commercio, che ruota attorno alle risorse naturali, rendendole un ottimo “serbatoio”. Ciò nonostante, il ruolo
che la vegetazione possiede nel nostro ecosistema è fondamentale: è dunque in atto un efficace sistema di controllo dell’evoluzione della flora, il quale “braccio destro” sono i
satelliti.
Quali sono i limiti di questo controllo satellitare??
La deforestazione consiste nell’abbattimento degli alberi di una foresta, effettuato principalmente per scopi commerciali o per ottenere terreno coltivabile. Questo fenomeno
interessa in modo particolare le foreste tropicali.
Il taglio della vegetazione comporta numerosi effetti negativi negli equilibri della biosfera. In primo luogo,
comporta un decremento della fertilità del suolo e l’incremento dei processi di erosione. L'acqua piovana che dilava il suolo, erodendolo, trascina il relativo materiale in direzione dei
corsi d'acqua; la sedimentazione e l’accumulo dei detriti ha così effetti negativi sugli ecosistemi acquatici.
Se l’ecosistema forestale viene sostituito da colture, il ciclo della materia dell’ecosistema viene alterato. Il
prelievo dei raccolti rappresenta un’asportazione dei nutrienti senza che la materia possa tornare a circolare, come avviene
nell’ecosistema.
Il suolo della foresta tropicale, soggetta a intenso disboscamento, è fisiologicamente poco fertile. Lo
sfruttamento agricolo che consegue alla deforestazione e i sistema di coltivazione adottati risultano dunque particolarmente dannosi perché poco adatti a tale clima e condizioni ambientali, il
tutto conducendo il suolo alla sterilità.
Le problematiche relative alla corretta gestione delle foreste tropicali, che dagli anni 50 sono ormai sfruttate, e
quindi continuamente soggette alla deforestazione, non sono di semplice soluzione. Anche se per molti paesi il legno è la principale risorsa, il disboscamento eccessivo va però tenuto sotto
controllo, va dunque limitato.
Situazione delle foreste in Congo
Gli alberi sono numerosi e sono visibili unicamente due strade: la deforestazione è quindi ad uno stadio ridotto.
I metodi per controllare per ridurre la deforestazione sono numerosi.
Una corretta gestione delle foreste è alla base di tutto. Alla Conferenza di Rio del 1992 si è proposto un sistema
gestione forestale sostenibile (GFS), con lo scopo di controllare il patrimonio e gli ecosistemi forestali a livello mondiale. A questo è seguita la formazione di alcune organizzazioni come il
Forest Stewardship Council, attivo per la salvaguardia delle foreste tropicali, del Nord America e dell'Europa: FSC certifica i prodotti costituiti da materie prime che non consumano il
patrimonio forestale.
Per quanto riguarda i satelliti, sono un ottimo mezzo utilizzato per lo sviluppo sostenibile.
È dal 2001 che il giornale lombardo ESA ha attivato un programma, TESEO (technologies and systems on
electronic and optics), proprio per mostrare la fattibilità dell'uso dei satelliti a supporto delle convenzioni. Nel programma è incluso il controllo dell'inquinamento marino, il controllo di
oltre 73 milioni di ettari di terre nelle quali l'acqua è un fattore climatico fondamentale (come certe zone costiere, acquitrini, plaudi ecc.), il controllo della deforestazione e della
desertificazione.
Questi mezzi hanno permesso all'Europa di rallentare la corsa al disboscamento.
L'impatto del controllo satellitare della deforestazione è stato positivo anche nelle altre regioni del mondo come
nell' Amazzonia brasiliana dove il disboscamento è diminuito del 29 per cento per l'anno 2006-2007, rispetto al periodo anteriore.
Il CCR, centro di ricerca europeo, di Ispra (Lombardia) identifica le zone di deforestazione clandestina e non clandestina e realizza delle carte nel laboratorio di difesa
della natura diretto da Andrea Todisco per tenere informato il mondo a proposito di paesi dell'Africa (centrale e meridionale) o dell'America del Sud .
Questo lavoro viene effettuato anche da molte compagnie informatiche come GOOGLE che metterà a disposizione dei
propri consumatori, un software chiamato: google forest.
Questo programma dedicato alla salvaguardia e al monitoraggio satellitare del diboscamento e della conservazione delle foreste a livello globale.
Queste iniziative, basate su ampie ricerche al livello satellitare, permettono dunque lo sviluppo della protezione dell'ecosistema. Ne possiamo intuire che, in generale, l'osservazione della
terra dallo spazio può dare un contributo rilevante alla salvaguardia dell'ambiente.
Ma, la tecnologia ha dei limiti.
Il disboscamento clandestino può essere identificato dai satelliti nello spazio e può essere segnalato alle autorità
del paese in questione, ma dopo, sono le autorità locali ad occuparsene, a prendere degli provvedimenti per fermare le azioni illegali.
Purtroppo, molte volte quei provvedimenti non bastano perché l'illegalità prolifera, anche se a volte il governo non
prende le decisioni giuste per fermare il vandalismo.
D'altra parte, il disboscamento legalizzato non porta vantaggi ecologici, così il controllo satellitare non è di
alcuna utilità.
I risultati del disboscamento possono infatti variare da una lenta degradazione forestale ad improvvisi incendi, e
questo non giova sull'ecosistema.
Il controllo satellitare diventa inutile, perché individuare un disboscamento clandestino impunito non ha alcun
interesse, perciò, le vere riforme riguardano la popolazione mondiale e il governo deve assolutamente collaborare, per migliorare l'ambiente e vivere in un mondo migliore.
La deforestazione è quindi un fenomeno che da sempre interessa la flora del pianeta.
Per tenerla sotto controllo, esistono i satelliti che cercano di limitarla, con l’aiuto d’immagini, tecnici, di una sorveglianza dunque continua. Visti i limiti che esistono, però, si può sperare
in un futuro dove, compiuti i miglioramenti su questo tipo di tecnologia, lo stadio di osservazione della “situazione vegetale terrestre” si avvicini, in modo da coincidere a quello di azione, di
intervento, per quindi rendere le foreste del pianeta assolutamente protette.